Catarsi
2014-12-13 14:02:58 UTC
Se c'è una cosa che non sopporto è la diffusa abitudine di dire peste e
corna di medici, paramedici e di tutti coloro che operano nel settore
della sanità. Questi poveri cristi svolgono un lavoro faticoso e
delicato; mica sono muratori, che se si rompe una mattonella si butta e
si sostituisce al volo. Ti ci voglio proprio vedere se mandi in frantumi
un fegato, un femore, un'arteria, come li sostituisci in quattro e
quattr'otto. Bella forza criticare il minimo errore di questa gente, che
oltretutto vive il giorno in mezzo a persone ammalate, in condizioni
spesso critiche, talvolta disperate, cercando di sostenerle moralmente e
di curarle al meglio.
Giovedì mattina ero a farmi le analisi del sangue. Tocca a me.
Infermiere: - Mi porga il braccio.
Io: - Eccolo (istintivamente gli do il destro)
- Stringa il pugno
- No, mi spiace, ho sbattuto forte la mano destra, mi fa un male cane
stringere il pugno, non c'avevo pensato. Le do l'altro braccio.
- No no, ormai facciamo con questo.
- Guardi che a tirarmi su l'altra manica mi ci vuole un secondo, forse
conviene a me e a lei. Me lo lasci fare, per cortesia.
- Non si preoccupi, sono esperto, stia tranquillo, la vena gliela trovo
anche senza il pugno stretto. Fra un attimo siamo pronti, si fidi di me.
- D'accordo, mi fido di lei.
Mi ha fracassato la vena (che ovviamente non trovava) e martoriato il
braccio intero. Sono due giorni che mi fa un male bestia e lo muovo a
fatica.
Io non parlo male di medici e paramedici, no, non lo faccio. Ma questo
luminare dell'infermeria se ne vada un po' affanculo, accidenti a lui e
ar tegame di su' ma'.
corna di medici, paramedici e di tutti coloro che operano nel settore
della sanità. Questi poveri cristi svolgono un lavoro faticoso e
delicato; mica sono muratori, che se si rompe una mattonella si butta e
si sostituisce al volo. Ti ci voglio proprio vedere se mandi in frantumi
un fegato, un femore, un'arteria, come li sostituisci in quattro e
quattr'otto. Bella forza criticare il minimo errore di questa gente, che
oltretutto vive il giorno in mezzo a persone ammalate, in condizioni
spesso critiche, talvolta disperate, cercando di sostenerle moralmente e
di curarle al meglio.
Giovedì mattina ero a farmi le analisi del sangue. Tocca a me.
Infermiere: - Mi porga il braccio.
Io: - Eccolo (istintivamente gli do il destro)
- Stringa il pugno
- No, mi spiace, ho sbattuto forte la mano destra, mi fa un male cane
stringere il pugno, non c'avevo pensato. Le do l'altro braccio.
- No no, ormai facciamo con questo.
- Guardi che a tirarmi su l'altra manica mi ci vuole un secondo, forse
conviene a me e a lei. Me lo lasci fare, per cortesia.
- Non si preoccupi, sono esperto, stia tranquillo, la vena gliela trovo
anche senza il pugno stretto. Fra un attimo siamo pronti, si fidi di me.
- D'accordo, mi fido di lei.
Mi ha fracassato la vena (che ovviamente non trovava) e martoriato il
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fatica.
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mailto: y = i
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http://www.catarsi.it
Vivo nel terrore di non essere frainteso (Oscar Wilde)
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