biggo
2013-03-24 02:49:57 UTC
Che cacchio ci faccio qui a porre retoricamente domande alle quali ho
già risposto? Beh, i lunghi anni di discettazioni -usenettiane e non-
con gente apparentemente più tecnicamente dotata di me mi hanno convinto
che ho spesso ragione, ma non sempre per i motivi giusti XD
Dunque: premesso che ogni volta che nomino l'iPad in compagnia non
totalmente melofila salta su l'androidiano che strepita
a) di prezzi doppi o tripli rispetto al suo coso cinese;
b) di apple fascista e comunista e totalitaria che esige l'uso di un
programma proprietario per trasferire i dati;
c) di presunte difficoltà di connessione fra/con l'iPad contrapposte
all'idilliaco mondo dell'opensource dove i dati scorrono liberi e
giocondi;
d) di quanto l'emblema di tutta queste ovvia superiorità di Android sia
la povera Samsung tartassata ingiustamente dalla Apple per cavillose
questioni di presunto copyright sulla forma rettangolare;
e) di altre robe ma a 'sto punto ho staccato l'audio;
premesso tutto ciò, oggi trovo in un mercatone qualunque un Samsung Tab
a prezzo stracciatissimo.
Stracciatissimo significa 299 franchi a fronte di un prezzo originale di
450. L'iPad corrispondente, appoggiato lì nella stessa vetrina, costa
425. Però col Tab mi regalano la cover che effettivamente è un affarone:
quella dell'iPad costa un botto.
Bene: portiamo a casa il tutto per la temporanea felicità della fiore
che non dovrà più leggere i libri sul telefonino, e ci mettiamo
all'opera.
- Lo schermo, per quanto belloccio e ipoteticamente più grande di quello
dell'iPad (è più corto ma più largo), ha una risoluzione antica (720p).
La camera posteriore è scarsina (quella anteriore è una presa in giro,
tipo VGA), colorito giallastro, diciamo che per un cellulare sarebbe
buonina. Quella dell'iPad è *demenzialmente* buona. Ma si sa, apple
costa il doppio e usa gli stessi componenti di tutti gli altri. Beh,
appoggio il Tab in posizione operativa, usando come supporto la cover
che non è neanche un po' la fotocopia di quella dell'iPad, cioè il
principio è identico ma il funzionamento no: si incastra intorno alla
scatola perché i magneti costano, poi si piega in tre segmenti ma non
uguali se no rischia di servire davvero a qualcosa, e alla fine mi trovo
con il Tab in una posizione utilizzabile se non fosse per la spina
dell'alimentazione che resta un po' piegata sul piano del tavolo, con il
filo che tira di lato perché è lungo 30 cm e costruito in lega di
acciaio e cemento.
- Il libero e giocondo Tab tenta immediatamente di obbligarci
all'iscrizione al club privé Samsung e si placa solo con la promessa di
connetterlo a un account Google. È ASSOLUTAMENTE PIÙ FREE E SHANTI
dell'iPad che ti permette, se vuoi, di collegarti all'iTunes Store e/o a
un account Google.
- Il download si fa dal Samsung Store. Volendo si possono installare app
non certificate dallo Store, a proprio rischio e pericolo. Naturalmente
il Samsung Store RItenta di farci fare un account Samsung e accetta
l'account fittizio Google solo quando capisce che non c'è trippa. Oh,
non vorrei sembrare troppo entusiasta, ma È TOTALMENTE UN ALTRO MONDO
rispetto a quel fascista dell'iPad che mi fa usare lo stesso account
apple con cui faccio tutto il resto delle mie cose - sicuramente per
controllarmi meglio e vendere i miei dati agli alieni.
- Vogliamo metterceli due dati su 'sto mostro? Ma certo. Già che il cavo
USB è occupato per caricare la batteria decidiamo di usare il bluetooth.
Cioè, AVREMMO VOLUTO usare l'USB, ma collegandolo al computer smette di
caricare e mette una bella crocetta rossa sulla batteria, e a me la
croce rossa sulla batteria mi ricorda le batterie defunte dei miei iBook
e mi rende triste. Bluetooth. Funziona istantaneamente, trasferisce un
po' meno istantaneamente. Passiamo un paio di documenti di testo giusto
per prova, poi tentiamo un video (300 mega abbondanti) che prevede di
trasferirsi in tipo 45 minuti. Soprassediamo.
Spetta, i computer sono in rete, il Tab è in rete. Che fesso, basta
trasferire liberamente e giocondamente i dati sulla standardissima rete
wireless che pervade la mia casetta. SE il Tab apparisse in LAN, il che
non è. Accendo una roba che si chiama condivisione ma che in realtà è un
server multimediale, e comunque il Tab non appare in LAN. Strano, perché
il server multimediale WD su in sala è visibile, insieme a un paio di
stampanti, quattro computer di varia estrazione e un disco di rete. Ad
una più attenta disamina delle impostazioni di trasferimento dati appare
ovvio che:
1) si possono collegare via wireless due apparecchi che
conoscano la stretta di mano segreta: purtroppo né i macbook
né i due cellulari Samsung sembrano conoscere la stretta di
mano segreta (d'ora in avanti: SDMS).
2) si possono collegare via USB due apparecchi eccetera
eccetera: la SDMS è un programma Samsung che è indispensabile
nonostante le due modalità di collegamento siano "fotocamera"
e "memoria di massa". Ovviamente non mi è mai servito un
programma proprietario né per collegare una fotocamera né per
collegare memorie di massa a nessuno dei miei apparecchi, ma
nemmeno per collegarci i cellulari samsung in una delle
suddette modalità.
Momento di panico in cui controlliamo di avere DAVVERO comprato un
Samsung. Dunque, il libero androidiano Tab richiede un protocollo
proprietario e un programma altrettanto proprietario per fare qualcosa
che invece chiunque altro fa al volo. Non è nemmeno il caso di
specificare quanto sia INFINITAMENTE PIÙ YOUNG AND EASY del perfido iPad
che si attacca senza SDMS ad un programma proprietario ma che fa anche
dei mestieri utili.
E adesso, intermezzo comico:
Spengo il Tab.
Estraggo la schedina microSD.
La infilo in un adattatore SD.
Infilo il suddetto adattatore nel MacBook.
Trasferisco in due minuti 200 foto e qualche video di prova.
Rimetto la schedina nel Tab.
Riaccendo il Tab.
Voilà.
Per fortuna che l'apparecchio ha questa straordinaria funzionalità della
semplice integrazione di una memoria di massa, così si possono passare
liberamente i dati che non è possibile scambiare in nessun altro modo.
TUTTO UN ALTRO MONDO rispetto all'iPad, dove sono costretto a trasferire
i file senza smantellare l'apparecchio ogni volta.
E vogliamo parlare della libertà d'uso dei summenzionati file? Una volta
sulla schedina, possono tranquillamente essere letti da QUALUNQUE
applicazione che li possa gestire, mica come sull'iPad dove puoi
leggerli ESCLUSIVAMENTE con le applicazioni che li possono gestire.
Finalmente posso giocarci un po'. Bello, è come un telefonino Android,
ma più grosso e senza il telefono. Un po' come, diciamo, un iPad, ma con
un'interfaccia utente disegnata per un VAX. Qui sì che capisci come mai
l'iPad costa il triplo, no, il doppio, no, 25 franchi meno.
Ah, ma c'è la stoccata definitiva, la madre di tutte le killer app:
mentre con l'iPad sono costretto a un penoso calvario per vedere i
contenuti in flash -tanto che non c'è modo di vedere YouTube se non
entrandoci, o di giocare ad Angry Birds senza essere costretto ad usare
le dita-, beh, la forza di Android è il supporto flash come foss'antani.
Fino alla versione 3.985742beta7d3periodico, almeno. La versione 4.rotti
che modernissimamente governa il Tab non imita nemmeno un po' l'iOS e
dunque non supporta flash player. Ma niente paura, c'è un video su
youtube che mi spiega come si fa. Ci entro dal macbook: è un video dove
un tizio mi spiega che devo scaricare l'installer e installare il
programma: perché è una finta, non è che il sistema non lo supporta, è
solo che non lo installa, devi farlo a mano. Mica come con l'iPad che
vuole fare sempre tutto da solo.
Ecco, la prossima volta che l'androidiano di turno mi scassa la uallera,
gli mando un permalink a questo messaggio ma prima lo faccio passare da
un sito in flash che chiede di collegarsi a un disco esterno.
già risposto? Beh, i lunghi anni di discettazioni -usenettiane e non-
con gente apparentemente più tecnicamente dotata di me mi hanno convinto
che ho spesso ragione, ma non sempre per i motivi giusti XD
Dunque: premesso che ogni volta che nomino l'iPad in compagnia non
totalmente melofila salta su l'androidiano che strepita
a) di prezzi doppi o tripli rispetto al suo coso cinese;
b) di apple fascista e comunista e totalitaria che esige l'uso di un
programma proprietario per trasferire i dati;
c) di presunte difficoltà di connessione fra/con l'iPad contrapposte
all'idilliaco mondo dell'opensource dove i dati scorrono liberi e
giocondi;
d) di quanto l'emblema di tutta queste ovvia superiorità di Android sia
la povera Samsung tartassata ingiustamente dalla Apple per cavillose
questioni di presunto copyright sulla forma rettangolare;
e) di altre robe ma a 'sto punto ho staccato l'audio;
premesso tutto ciò, oggi trovo in un mercatone qualunque un Samsung Tab
a prezzo stracciatissimo.
Stracciatissimo significa 299 franchi a fronte di un prezzo originale di
450. L'iPad corrispondente, appoggiato lì nella stessa vetrina, costa
425. Però col Tab mi regalano la cover che effettivamente è un affarone:
quella dell'iPad costa un botto.
Bene: portiamo a casa il tutto per la temporanea felicità della fiore
che non dovrà più leggere i libri sul telefonino, e ci mettiamo
all'opera.
- Lo schermo, per quanto belloccio e ipoteticamente più grande di quello
dell'iPad (è più corto ma più largo), ha una risoluzione antica (720p).
La camera posteriore è scarsina (quella anteriore è una presa in giro,
tipo VGA), colorito giallastro, diciamo che per un cellulare sarebbe
buonina. Quella dell'iPad è *demenzialmente* buona. Ma si sa, apple
costa il doppio e usa gli stessi componenti di tutti gli altri. Beh,
appoggio il Tab in posizione operativa, usando come supporto la cover
che non è neanche un po' la fotocopia di quella dell'iPad, cioè il
principio è identico ma il funzionamento no: si incastra intorno alla
scatola perché i magneti costano, poi si piega in tre segmenti ma non
uguali se no rischia di servire davvero a qualcosa, e alla fine mi trovo
con il Tab in una posizione utilizzabile se non fosse per la spina
dell'alimentazione che resta un po' piegata sul piano del tavolo, con il
filo che tira di lato perché è lungo 30 cm e costruito in lega di
acciaio e cemento.
- Il libero e giocondo Tab tenta immediatamente di obbligarci
all'iscrizione al club privé Samsung e si placa solo con la promessa di
connetterlo a un account Google. È ASSOLUTAMENTE PIÙ FREE E SHANTI
dell'iPad che ti permette, se vuoi, di collegarti all'iTunes Store e/o a
un account Google.
- Il download si fa dal Samsung Store. Volendo si possono installare app
non certificate dallo Store, a proprio rischio e pericolo. Naturalmente
il Samsung Store RItenta di farci fare un account Samsung e accetta
l'account fittizio Google solo quando capisce che non c'è trippa. Oh,
non vorrei sembrare troppo entusiasta, ma È TOTALMENTE UN ALTRO MONDO
rispetto a quel fascista dell'iPad che mi fa usare lo stesso account
apple con cui faccio tutto il resto delle mie cose - sicuramente per
controllarmi meglio e vendere i miei dati agli alieni.
- Vogliamo metterceli due dati su 'sto mostro? Ma certo. Già che il cavo
USB è occupato per caricare la batteria decidiamo di usare il bluetooth.
Cioè, AVREMMO VOLUTO usare l'USB, ma collegandolo al computer smette di
caricare e mette una bella crocetta rossa sulla batteria, e a me la
croce rossa sulla batteria mi ricorda le batterie defunte dei miei iBook
e mi rende triste. Bluetooth. Funziona istantaneamente, trasferisce un
po' meno istantaneamente. Passiamo un paio di documenti di testo giusto
per prova, poi tentiamo un video (300 mega abbondanti) che prevede di
trasferirsi in tipo 45 minuti. Soprassediamo.
Spetta, i computer sono in rete, il Tab è in rete. Che fesso, basta
trasferire liberamente e giocondamente i dati sulla standardissima rete
wireless che pervade la mia casetta. SE il Tab apparisse in LAN, il che
non è. Accendo una roba che si chiama condivisione ma che in realtà è un
server multimediale, e comunque il Tab non appare in LAN. Strano, perché
il server multimediale WD su in sala è visibile, insieme a un paio di
stampanti, quattro computer di varia estrazione e un disco di rete. Ad
una più attenta disamina delle impostazioni di trasferimento dati appare
ovvio che:
1) si possono collegare via wireless due apparecchi che
conoscano la stretta di mano segreta: purtroppo né i macbook
né i due cellulari Samsung sembrano conoscere la stretta di
mano segreta (d'ora in avanti: SDMS).
2) si possono collegare via USB due apparecchi eccetera
eccetera: la SDMS è un programma Samsung che è indispensabile
nonostante le due modalità di collegamento siano "fotocamera"
e "memoria di massa". Ovviamente non mi è mai servito un
programma proprietario né per collegare una fotocamera né per
collegare memorie di massa a nessuno dei miei apparecchi, ma
nemmeno per collegarci i cellulari samsung in una delle
suddette modalità.
Momento di panico in cui controlliamo di avere DAVVERO comprato un
Samsung. Dunque, il libero androidiano Tab richiede un protocollo
proprietario e un programma altrettanto proprietario per fare qualcosa
che invece chiunque altro fa al volo. Non è nemmeno il caso di
specificare quanto sia INFINITAMENTE PIÙ YOUNG AND EASY del perfido iPad
che si attacca senza SDMS ad un programma proprietario ma che fa anche
dei mestieri utili.
E adesso, intermezzo comico:
Spengo il Tab.
Estraggo la schedina microSD.
La infilo in un adattatore SD.
Infilo il suddetto adattatore nel MacBook.
Trasferisco in due minuti 200 foto e qualche video di prova.
Rimetto la schedina nel Tab.
Riaccendo il Tab.
Voilà.
Per fortuna che l'apparecchio ha questa straordinaria funzionalità della
semplice integrazione di una memoria di massa, così si possono passare
liberamente i dati che non è possibile scambiare in nessun altro modo.
TUTTO UN ALTRO MONDO rispetto all'iPad, dove sono costretto a trasferire
i file senza smantellare l'apparecchio ogni volta.
E vogliamo parlare della libertà d'uso dei summenzionati file? Una volta
sulla schedina, possono tranquillamente essere letti da QUALUNQUE
applicazione che li possa gestire, mica come sull'iPad dove puoi
leggerli ESCLUSIVAMENTE con le applicazioni che li possono gestire.
Finalmente posso giocarci un po'. Bello, è come un telefonino Android,
ma più grosso e senza il telefono. Un po' come, diciamo, un iPad, ma con
un'interfaccia utente disegnata per un VAX. Qui sì che capisci come mai
l'iPad costa il triplo, no, il doppio, no, 25 franchi meno.
Ah, ma c'è la stoccata definitiva, la madre di tutte le killer app:
mentre con l'iPad sono costretto a un penoso calvario per vedere i
contenuti in flash -tanto che non c'è modo di vedere YouTube se non
entrandoci, o di giocare ad Angry Birds senza essere costretto ad usare
le dita-, beh, la forza di Android è il supporto flash come foss'antani.
Fino alla versione 3.985742beta7d3periodico, almeno. La versione 4.rotti
che modernissimamente governa il Tab non imita nemmeno un po' l'iOS e
dunque non supporta flash player. Ma niente paura, c'è un video su
youtube che mi spiega come si fa. Ci entro dal macbook: è un video dove
un tizio mi spiega che devo scaricare l'installer e installare il
programma: perché è una finta, non è che il sistema non lo supporta, è
solo che non lo installa, devi farlo a mano. Mica come con l'iPad che
vuole fare sempre tutto da solo.
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